Ramallah, 19 Dicembre 2019 – Il progetto PROMOZIONE DELLA SALUTE SESSUALE E DEI DIRITTI RIPRODUTTIVI IN PALESTINA segna un nuovo e importante risultato con la presentazione di un dettagliato studio circa la fertilizzazione in vitro in due diverse occasioni, a Gaza e in Cisgiordania.
Il tema della fertilità e della pressione che le donne palestinesi sono costrette a subire subito dopo il matrimonio per riuscire nel concepimento sono un tema sociale e sanitario molto attuale. Per questo motivo lo studio, oltre ad affrontare il beneficio che il percorso di fertilizzazione in vitro consente, si preoccupa di segnalare anche la prospettiva gender entro cui questa opportunità va inquadrata, per informare adeguatamente le donne palestinesi circa i modi, i tempi e le conseguenze fisiche e psicologiche che la terapia comporta, oltre alle limitate chance di successo. In questo senso, i dati che lo studio presenta dimostrano quanto la rete di centri in Cisgiordania e Gaza, che consta di 20 strutture complessivamente, seppure ramificata non consenta di offrire servizi all’altezza della domanda, e allo stesso tempo denuncia l’alto costo delle terapie, principale ostacolo alla loro diffusione e popolarizzazione.
Grazie all’attiva partecipazione del Ministro della Salute palestinese e di rappresentanti del mondo accademico e della società civile palestinese, i due worskhop hanno permesso di scandagliare i modi con cui i servizi a disposizione potranno essere migliorati e l’informazione presso la società civile potrà migliorare, raggiungendo la più ampia fetta di popolazione possibile.