Ramallah, 12 Dicembre 2018 – Si è concluso con successo il progetto promosso “Riabilitazione e reintegrazione dei bambini palestinesi ex detenuti nelle loro famiglie e comunità”, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) Gerusalemme e realizzato dalla OSC Save the Children. Un workshop finale, che ha coinvolto per l’intera giornata i diversi partner del progetto, ha consentito di tirare le somme dell’iniziativa e prevedere interventi futuri.
Ogni anno tra i 700 e i 900 bambini palestinesi di età compresa tra i 12 e i 17 anni provenienti dalla Cisgiordania sono incarcerati e processati dalle Autorità militari israeliane. Secondo le fonti fornite dai partner di progetto (YMCA - East Jerusalem Young Men's Christian Association e Defense for Children International-Palestine Section), la maggioranza di questi ragazzi subisce durante la detenzione maltrattamenti ed abusi. Risultano carenti gli standard minimi della giustizia minorile, incluso il diritto di essere informati circa i propri diritti nella propria lingua, di avere la presenza di un adulto durante l’interrogatorio e di avere garantita un’assistenza legale.
Il progetto ha lavorato per ridurre queste lacune assistendo 913 ragazzi ex-detenuti con servizi psico-sociali, fornendo materiali educativi a 150 ragazzi (di cui l’86% è potuto tornare poi a scuola), organizzando corsi di formazione per 122 ex-detenuti, dei quali 72 hanno ricevuto sostegno per avviare attività redditizie.
Durante il workshop alcuni beneficiari hanno preso la parola e condiviso una personale testimonianza. Come Fatima, che ringraziando YMCA, Save The Children e AICS per l’aiuto ricevuto, ha rassicurato i partner di progetto circa le sorti di sua figlia Nisreen (nome di fantasia), che grazie a corsi di supporto psico-sociale sta attualmente studiando per ottenere il diploma di scuola superiore – un grande risultato e una significativa spinta a credere in sé stessa.