Minoranze Cristiane: VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, ATS pro Terra Sancta e Fondazione Giovanni Paolo II per la protezione delle comunità cristiane di #Betlemme e il dialogo interreligioso in Terra Santa

Gersusalemme, 26 Marzo 2020 – Nonostante l’emergenza epidemiologica in corso in tutto il mondo, e con la speranza di tornare presto alla normalità, procede il lavoro di Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo sul fronte del sostegno alle Organizzazioni della #SocietàCivile impegnate nella realizzazione di progetti di cooperazione nei paesi partner.
In #Palestina, nel quadro del Bando per supportare le minoranze cristiane, il progetto “Integrazione socio-economica delle minoranze cristiane in Terra Santa attraverso la tutela del patrimonio artistico, gastronomico e ambientale locale” è risultato vincitore insieme ad altre 3 proposte, a conferma del ruolo rilevante giocato dal terzo settore nei Territori Palestinesi. Grazie ad un budget di 559,500 EURO (contributo AICS pari all’89,3 % del totale) e per una durata di 24 mesi, l’iniziativa vedrà collaborare tre diverse OSC italiane con partner locali laici e religiosi, in quest’ultimo caso rappresentanti dai principali ordini cristiani in Terra Santa: francescani, salesiani e lasalliani.

Con l’obbiettivo comune e trasversale di incentivare il dialogo interreligioso e promuovere una cultura di pace, il progetto prevede una chiara divisione del lavoro tra le tre organizzazioni: se il VIS sarà impegnato con l’Università di Betlemme sul versante della formazione professionale, della promozione di opere sociali e del recupero di spazi da destinare alla comunità locale, ATS si dedicherà ad attività di ristorazione e accoglienza gestite da donne cristiane in condizioni vulnerabili mentre la Fondazione Giovanni Paolo II punterà su formazione ed impiego nel settore artigianale ed artistico.
Lo scopo generale del bando, e del progetto in particolare, risulta proprio contenere questo costante esodo delle comunità cristiane dai Paesi partner e in particolare dalla terra Santa, attraverso un incentivo alle possibilità occupazionali e di formazione professionale, con l’auspicio di invertire il trend e rendere le stesse minoranze protagoniste del dialogo interreligioso.

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