Ramallah, primo Agosto 2019 – Un dipartimento dedicato alla salute degli adolescenti palestinesi sarà aperto in seno al Ministero della salute, ha dichiarato il Ministro Mya Kaileh durante l’inaugurazione della Coalizione per la salute degli adolescenti in Palestina. Sua Eccellenza il Ministro ha indicato un piano per l’invio di quadri del Ministero all’estero con lo scopo di studiare il delicato argomento e facilitarne l’istituzionalizzazione in Palestina. “Abbiamo il dovere di supportare il più importante segmento della nostra società, che affronta una fase della vita tortuosa in condizioni sociali, psicologiche, economiche e culturali molto difficili” ha dichiarato il Ministro nel suo intervento.
La Coalizione per la salute adolescenziale è stata istituita nel quadro del progetto “Rafforzamento della salute sessuale e dei diritti riproduttivi dei giovani Palestinesi”, finanziato dal Governo italiano e realizzato da UNFPA (United Nations Population Fund) in partnership con Juzoor. La coalizione intende migliorare la salute pubblica e sessuale-riproduttiva degli adolescenti, fornirgli elementi e strumenti per una vita positiva, aiutarli a far proprie capacità di leadership evitando comportamenti errati. Durante l’evento sono stati presentati quattro studi circa alcune norme sociali, realizzati da PMRS, UNFPA, Women’s studies Center e Juzoor, e riguardanti nello specifico i temi della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi di giovani ragazze, matrimoni precoci, comportamenti rischiosi degli adolescenti e questioni di accesso a servizi sanitari rivolti ai giovani.
La cerimonia è stata aperta dal Direttore di Juzoor Umaiyeh Al-Khammash, che ha spiegato come questa coalizione funga da ombrello per tutte le istituzioni impegnate nella settore della salute adolescenziale e giovanile da diverse angolazioni, con l’obbiettivo di coordinare il lavoro e raggiungere gli obbiettivi prefissati. Il programma della coalizione muove dalle raccomandazioni raccolte durante la Conferenza svoltasi lo scorso anno in seno al progetto.
“Adolescenti e giovani palestinesi hanno bisogno di servizi e informazioni precisi e appropriati alla loro età” ha dichiarato Kristine Blokhus, Rappresentante di UNFPA in Palestina. “Serve un sostegno psicosociale di qualità, questi adolescenti hanno il diritto a servizi sanitari pensati per i loro bisogni e meritano il nostro aiuto per scongiurare insani meccanismi di emulazione”.
Guia Faglia, Programme Manager Gender ad AICS Gerusalemme, si è soffermata sui bisogni specifici delle giovani palestinesi e l’importanza di aumentare l’accesso a servizi sanitari a loro dedicati. In linea con gli obbiettivi del progetto, Faglia ha sottolineato il ruolo della Coalizione nel rafforzamento delle politiche in favore dei diritti sanitari e riproduttivi a livello nazionale e il contributo offerto dagli studi realizzati per la creazione di un contesto adeguato in Palestina.
Il Console aggiunto Federico Dimonopoli si è soffermato sull’importanza di promuovere comportamenti responsabili e l’accesso a informazioni e servizi di qualità, ed ha espresso soddisfazione per il coinvolgimento italiano in questo grande impegno nazionale, in linea con gli obbiettivi della Cooperazione italiana nei settori salute, uguaglianza di genere e rafforzamento del ruolo delle donne in Palestina.
Naela Fahmawi, Direttore Generale della salute scolastica al Ministero dell’Educazione, ha illustrato il ruolo del Ministero a capo dei processi educativi in Palestina, verso un futuro che incoraggi una nuova rivoluzione tecnologica, ed evidenziato l’importanza di proteggere gli adolescenti dalle minacce provenienti dai social media, per un’educazione all’uso consapevole delle tecnologie.