Mercoledì 6 novembre, una delegazione di alto livello ha visitato i villaggi palestinesi di Hussan e Battir per prendere visione delle attività del progetto finanziato dall’Italia. Alla visita hanno partecipato: Domenico Bellato, Console Generale d’Italia a Gerusalemme; Mirko Tricoli, direttore dell’Ufficio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Gerusalemme; Lily Neyestani-Hailu, Rappresentante di UNESCO di Ramallah; Ciro Fiorillo, Rappresentante di FAO di Gerusalemme; rappresentanti dei Ministeri dell’Agricoltura e del Turismo e delle Antichità; e i sindaci di Hussan e Battir.
Il progetto, che riguarda principalmente Battir, un villaggio noto per le sue terrazze agricole dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e per il suo ricco paesaggio culturale, ha come obiettivo principale il miglioramento del turismo attraverso la riabilitazione del paesaggio storico, inclusi i terrazzamenti agricoli e le risorse idriche, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo sociale ed economico del territorio.
La delegazione ha visitato alcuni dei luoghi più significativi di Battir, tra cui Ein el-Hawiya e Ein Jami’, nonché le terrazze agricole, che rappresentano il cuore del progetto. La visita ha incluso anche i siti di Al Khirbah e Ein el-Balad, con particolare attenzione agli interventi di restauro delle terrazze e dei sentieri tradizionali. Al termine della visita sul campo, si è svolta una discussione aperta presso il Municipio di Battir, durante la quale sono stati presentati i progressi del progetto e il suo impatto sulla conservazione del patrimonio e sulle condizioni di vita locali.
Attualmente sono in corso interventi di restauro delle strutture tradizionali (guidati da UNESCO e dal Ministero del Turismo), come le terrazze agricole e i sistemi di irrigazione, con un focus sulla protezione ambientale e la promozione di un turismo sostenibile. Inoltre, sono stati avviati interventi agricoli orientati al mercato (realizzati dalla FAO in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura) per rivitalizzare e migliorare le pratiche agricole tradizionali e la produzione di prodotti biologici, contribuendo così al miglioramento dell’economia locale e alla creazione di opportunità di lavoro.
Successivamente, la delegazione è stata ospitata dalla Cooperativa delle Donne di Battir per la Lavorazione e Produzione Alimentare, dove ha avuto l’opportunità di degustare piatti preparati con prodotti locali. La cooperativa è un partner fondamentale del progetto, impegnata a creare opportunità di reddito sostenibili per gli agricoltori locali, trasformando e commercializzando i prodotti agricoli tipici di Battir.
Questa collaborazione evidenzia l’importanza di coniugare la conservazione del patrimonio culturale con lo sviluppo sostenibile. Garantendo una gestione a lungo termine e un uso responsabile del paesaggio culturale di Battir, il progetto si propone di preservare il suo valore storico, migliorando al contempo l’economia locale e la qualità della vita della comunità.