Al via due progetti finanziati nell’ambito dell’iniziativa “Be the impact” per le organizzazioni della società civile italiane in Palestina: WeWorld – GVC e VIS si impegnano a rafforzare il ruolo delle cooperative in Palestina per uno sviluppo sostenibile. Le due ONG saranno impegnate nel potenziamento delle capacità tecnico amministrative e manageriali delle cooperative e nel miglioramento della loro produttività ed efficienza.
Gerusalemme, 25 settembre 2024 – Alla presenza di Domenico Bellato, Console Generale d’Italia a Gerusalemme, sono state firmate le convenzioni tra AICS Gerusalemme, rappresentata dal titolare Mirko Tricoli e le organizzazioni italiane WeWorld-GVC e VIS, rappresentate da Giovanna Fotia (WWGCV) e Luigi Bisceglie (VIS). Si tratta di progetti affidati alle OSC italiane, della durata di 24 mesi del valore di circa 1,038,000 euro.
I due progetti sono “Tahseen, programma di rafforzamento delle capacità gestionali di cooperative palestinesi nel rispetto dei principi cooperativi e in un’ottica di sostenibilità”, realizzato dal VIS in partnership con EducAid e Vento di Terra e “COOPER-IDEA, azioni per migliorare e rafforzare la produttività cooperativa per lo sviluppo inclusivo e l’imprenditorialità”, che sarà gestito da WeWorld con il coinvolgimento di Haliéus.
Entrambi incentrati sul potenziamento delle capacità tecnico amministrative e manageriali delle cooperative e il miglioramento della loro produttività ed efficienza, “Tahseen” sarà focalizzato sul miglioramento delle capacità tecniche in materia amministrativa, gestionale, finanziaria e di governance di 50 cooperative, mentre “COOPER-IDEA” lavorerà per il miglioramento della produttività di 30 cooperative attive nel settore agricolo e artigianale nella West Bank, attraverso la creazione di consorzi e piattaforme cooperative che rafforzano il mercato interno.
Con un budget complessivo di 4.000.000 di euro, BE THE IMPACT intende contribuire al rafforzamento del sistema cooperativo e dell’imprenditorialità sociale in Palestina, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e la Cooperative Work Agency, capitalizzando sull’esperienza italiana in questo settore.