Campo profughi di Azzeh – Betlemme, si è svolta la scorsa settimana una visita di monitoraggio al progetto “Taawon Amal Tamkeen” (Collaborazione, Speranza e Rafforzamento), implementato da Rihannah Association e finanziato con i fondi in loco dell’iniziativa SIGEWE – Supporto all’istituzionalizzazione del gender mainstreaming e all’empowerment femminile all’interno della National Policy Agenda palestinese 2017-2022 – AID 11279.
In linea con gli obiettivi dell’iniziativa finalizzata a “promuovere l’emancipazione economica delle donne e la loro partecipazione ai processi decisionali”, Rihannah Association sta realizzando attività volte a “rafforzare l’autonomia economica delle donne in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, migliorandone le opportunità di generare reddito, potenziando le capacità imprenditoriali e favorendo un più ampio accesso al mercato, contribuendo così alla parità di genere e alla resilienza economica della regione”.
Durante la giornata in cui è stata realizzata la visita di monitoraggio, 50 donne del campo hanno partecipato a un’attività di training interattivo guidato dalla dott.ssa Maram Abu Garbieh, che attraverso giochi e dinamiche di gruppo ha accompagnato le partecipanti in una riflessione sui punti di forza e di debolezza che emergono quando si avvia un progetto imprenditoriale.
Parallelamente, il progetto ha promosso cinque laboratori di formazione professionale in gastronomia, finalizzati ad adattare la cucina tradizionale palestinese a tecniche moderne di preparazione e presentazione. I corsi hanno incluso moduli su igiene alimentare, conservazione e gestione efficiente degli ingredienti, nonché strategie di commercializzazione dei prodotti.
Grazie alla collaborazione con l’associazione Rihanna (“Basilico” in italiano), le donne del campo hanno ora uno spazio sicuro dove cucinare piatti tipici palestinesi, con l’obiettivo di rinnovare la cucina dell’associazione e avviare attività di catering professionale.
Le partecipanti hanno così acquisito competenze concrete per trasformare la preparazione del cibo in opportunità di lavoro, valorizzando le ricette tradizionali in chiave moderna e aprendo la strada a nuove possibilità di reddito, senza rinunciare alla salvaguardia del patrimonio culturale locale.