Servizi specializzati per la diagnosi e cura delle malattie ematologiche congenite in Palestina

30 Settembre 2019 – Grazie ad una partnership attivata tra Istituto Superiore di Sanità Italiano e Ministero della Salute palestinese, e con il supporto di partner tecnici specializzati in materia, nei prossimi 3 anni verrà attivata in Palestina una rete di centri per il trattamento dell’emofilia e delle malattie emorragiche congenite, della talassemia e di altre emoglobinopatie.

Si tratta di un problema prioritario di Sanità pubblica, non ancora adeguatamente affrontato a causa della scarsa disponibilità di personale sanitario specializzato e dell’offerta di servizi. I costi elevati per l’approvvigionamento dei medicinali e per le consulenze e il trattamento presso le strutture israeliane costituiscono una voce significativa nel bilancio del Ministero della Salute palestinese.

Per un ammontare di 1.799.922 €, le attività riguarderanno la formazione dei professionisti locali, il supporto tecnico e di capacity building finalizzato per l’istituzione di un Registro nazionale delle malattie ematologiche congenite, la definizione di protocolli e percorsi diagnostico-terapeutici. Da sottolineare il coinvolgimento di alcune regioni italiane, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Toscana, che forniranno concentrati di fattori della coagulazione derivati dalla lavorazione del plasma italiano, per un valore commerciale complessivo di circa 10,5 milioni di euro.

Verso il MADE IN HEBRON per i prodotti calzaturieri palestinesi

Ramallah, 16 Dicembre 2019 – Si conclude il progetto multibilaterale “Potenziamento della catena del valore del settore calzaturiero a Hebron”, finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con un dono di 500,000 euro e realizzato da UNIDO (United Nations Industrial Development Organization). Nei 18 mesi di attività, il progetto ha portato ad un generale miglioramento della produzione di calzature nella zona di Hebron (Sud della Cisgiordania), tanto in termini qualitativi che quantitativi, coniugando assistenza tecnica alle circa 60 piccole e medie imprese locali beneficiarie con la creazione di una collezione uomo-donna-bambino realizzata grazie al supporto di ASSOMAC, che sarà portata sul mercato utilizzando know-how di marketing forniti dal progetto.

Durante la cerimonia i risultati principali del progetto sono stati approfonditi, anche grazie ad una discussione con il pubblico presente. La Direttrice di AICS Gerusalemme Cristina Natoli ha avuto modo di congratularsi con gli imprenditori beneficiari dell’iniziativa e auspicare che “le capacità e le informazioni acquisite grazie all’assistenza tecnica ricevuta siano il primo passo di un pieno sviluppo del settore calzaturiero locale, con la promozione di un marchio made in Hebron e un alto potenziale occupazionale per tutta l’area”.

Un panel specifico è stato dedicato alla promozione delle energie rinnovabili nell’industria palestinese, cui anche AICS Gerusalemme sta rivolgendo particolare attenzione con il progetto “Miglioramento del business environment per le micro, piccole e medie imprese palestinesi”, volto a stimolare l’attivazione di policies tra le istituzioni e strumenti per facilitare l’accesso di piccole e medie imprese a energie rinnovabili, per ridurre costi di produzione e migliorare la produttività.

 

 

Proteggere le donne vittime di violenza in Palestina durante l’emergenza Covid-19

Gerusalemme, 28 Aprile 2020 – Grazie al coordinamento attivato da AICS Gerusalemme, lead donor per il Gender nel quadro della Programmazione Congiunta Europea in Palestina, si sono ”virtualmente” incontrati i partner locali impegnati nella lotta alla violenza di genere, tra cui il Women’s Centre for Legal Aid and Counselling (WCLAC), il Ministero della Salute, degli Affari delle Donne e dello sviluppo Sociale, insieme alle principali rappresentanti della Rete Antiviolenza ampiamente supportata da AICS nel corso degli anni.

L’incontro ha permesso di coordinare la redazione di una proposta, presentata oggi dal Ministero dello Sviluppo Sociale e approvata dal Gabinetto del Primo Ministro, per risolvere le difficoltà operative riscontrate nei centri antiviolenza e negli shelter che offrono protezione a donne in Cisgiordania e Gaza a causa dell’emergenza Covid-19. Il quadro si presenta infatti grave, con la pandemia a oscurare molti altri temi e imporre restrizioni e distanze di sicurezza capaci di minare il lavoro degli operatori dei centri. Diverse sono le segnalazioni di donne impossibilitate a raggiungere questi luoghi in assenza di una chiara procedura che consenta di rispettare il periodo di quarantena in sicurezza, prima di accedervi.

L’auspicio è che questa prima approvazione fornisca al personale impegnato sul campo strumenti adeguati a fronteggiare l’emergenza e continuare nel delicato ed importante lavoro a protezione delle vittime di violenza di genere in Palestina.

Speranza targata Italia per l’uguaglianza di genere e i diritti umani in Palestina

Ramallah, 16 Maggio 2019 – Un nuovo progetto finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Palestina partirà nelle prossime settimane ed andrà ad arricchire il pacchetto di iniziative del programma “Diritti umani e Uguaglianza di genere”, che vanta in Palestina un impegno complessivo di circa 17 milioni di euro per 9 progetti in corso.

Stamani si è svolto il primo incontro del Comitato di pilotaggio, tra i principali stakeholders del progetto e in particolare tra il Console Generale d’Italia a Gerusalemme Fabio Sokolowicz, il Direttore AICS Gerusalemme Cristina Natoli, il Procuratore Generale Akram Alkhateb e il nuovo Ministro dell’Educazione Marwan Awartani.

AMAL – Speranza, questo il titolo del progetto, propone attività rivolte alla creazione di impresa femminile, all’incremento della partecipazione di donne nella sfera pubblica e alla promozione di una cultura attenta all’uguaglianza di genere e ai diritti umani nelle istituzioni palestinesi (scuole, università, Ministero dell’Educazione, Procura Generale), in particolare alla prevenzione della violenza e della non-discriminazione.

Va segnalato infatti quanto negli ultimi anni questi temi siano diventati centrali nell’agenda delle riforme sociali palestinesi, in parallelo con l’emergente bisogno di ridurre l’esposizione a contesti di violenza generati dal perdurante conflitto e fornire al Ministero dell’Educazione strumenti pedagogici per la creazione di un ambiente educativo libero dalla violenza e dai pregiudizi. Uno dei risultati attesi dal progetto è infatti l’elaborazione di metodologie pedagogiche innovative per integrare i principi del rispetto dei diritti umani e dell’uguaglianza di genere all’interno della didattica palestinese nelle scuole, nelle Università e tra la società civile.

L’importo totale del progetto è di 4 milioni di euro, che si dividono in tre componenti principali: 1,210,000 euro per supportare direttamente il bilancio di due partner governativi (Ministero dell’Educazione e Procura Generale); 1,366,000 euro “affidati” in due diversi lotti tramite il sistema delle call for proposal a organizzazioni della società civile italiana per l’empowerment economico (lotto 1) e l’uguaglianza di genere (lotto 2); una terza componente in gestione diretta di 1,274,000 euro per assistenza tecnica e capacity building.

La restante quota di 150,000 euro, attraverso la partnership ISTAT – PCBS (Istituto Nazionale Statistico Palestinese) e una serie di missioni già in corso, intende monitorare e diffondere gli indicatori degli obbiettivi di sviluppo sostenibile basandosi sulle raccolte dati nazionali palestinesi.

 

 

Sostegno a nuove start-up e crediti a zero interessi per le fasce di popolazione maggiormente vulnerabili

Ramallah, 22 Ottobre 2019 – Due nuove iniziative sono state approvate con una cerimonia di firma tra il Ministero del Lavoro الموقع الرسمي لوزارة العمل الفلسطينية – رام الله e la Palestinian Banking Corporation/المؤسسة المصرفية الفلسطينية, nel quadro del programma #STARTUP finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
La prima linea di credito (900,000 USD) proporrà prestiti secondo “condizioni islamiche” (eticamente ammissibili per la religione musulmana) attraverso istituzioni di microfinanza palestinesi, mentre il secondo progetto prevede una gara tra proposte di giovani imprenditori per ottenere prestiti a zero interessi, insieme ad assistenza tecnica e servizi di consulenza di mercato.

Grazie all’ottima partnership con il PFESP-The Palestinian Fund for Employment/الصندوق الفلسطيني للتشغيل e diverse istituzioni di microfinanza, centinaia di piccoli crediti sono stati concessi negli ultimi mesi, consentendo miglioramenti significativi a piccole e micro-imprese gestite da uomini e donne in condizioni di vulnerabilità, a Gaza e in Cisgiordania, nel quadro del progetto italiano START-UP.

 

 

Rischi e possibilita’ della fertilizzazione in vitro grazie a due workshop a Ramallah e Gaza

Ramallah, 19 Dicembre 2019 – Il progetto PROMOZIONE DELLA SALUTE SESSUALE E DEI DIRITTI RIPRODUTTIVI IN PALESTINA segna un nuovo e importante risultato con la presentazione di un dettagliato studio circa la fertilizzazione in vitro in due diverse occasioni, a Gaza e in Cisgiordania.

Il tema della fertilità e della pressione che le donne palestinesi sono costrette a subire subito dopo il matrimonio per riuscire nel concepimento sono un tema sociale e sanitario molto attuale. Per questo motivo lo studio, oltre ad affrontare il beneficio che il percorso di fertilizzazione in vitro consente, si preoccupa di segnalare anche la prospettiva gender entro cui questa opportunità va inquadrata, per informare adeguatamente le donne palestinesi circa i modi, i tempi e le conseguenze fisiche e psicologiche che la terapia comporta, oltre alle limitate chance di successo. In questo senso, i dati che lo studio presenta dimostrano quanto la rete di centri in Cisgiordania e Gaza, che consta di 20 strutture complessivamente, seppure ramificata non consenta di offrire servizi all’altezza della domanda, e allo stesso tempo denuncia l’alto costo delle terapie, principale ostacolo alla loro diffusione e popolarizzazione.

Grazie all’attiva partecipazione del Ministro della Salute palestinese e di rappresentanti del mondo accademico e della società civile palestinese, i due worskhop hanno permesso di scandagliare i modi con cui i servizi a disposizione potranno essere migliorati e l’informazione presso la società civile potrà migliorare, raggiungendo la più ampia fetta di popolazione possibile.

3 dicembre 2020: Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

AICS Gerusalemme ed EducAid Onlus insieme per la promozione dei diritti delle persone con disabilità in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

Gerusalemme, 3 dicembre 2020 –  In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità ed in linea con le priorità identificate dalla sede centrale dell’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, è stato siglato tra  AICS Gerusalemme e l’organizzazione italiana EducAid Onlus, il contratto di affidamento nel quadro dell’iniziativa  “PADIS – Rafforzamento dei diritti delle Persone con Disabilità”.

Il progetto, intitolato “E.M.I: Empower, Mainstream, Include, Promotion of the rights of PWDs in Palestine” è finalizzato a migliorare la tutela e la promozione dei diritti delle persone con disabilità in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Attraverso il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità palestinesi, delle loro famiglie e delle organizzazioni locali, il progetto rafforzerà le competenze sulla disabilità a livello municipale ed all’interno della stessa società civile palestinese, contribuendo contemporaneamente alla promozione dei diritti delle persone con disabilità.

L’edizione annuale della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, celebrata quest’oggi a livello globale,  è dedicata al tema “Building Back Better: toward a disability-inclusive, accessible and sustainable post COVID-19 World ”. La ricorrenza, alla luce anche degli effetti della pandemia globale che hanno impattato in maniera  significativa sulle categorie più fragili e vulnerabili della popolazione globale, vuole essere un’occasione per promuovere la piena ed equa partecipazione delle persone con disabilità ed agire per la loro inclusione in tutti gli aspetti della società e dello sviluppo.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è sempre stata in prima linea per promuovere e tutelare i diritti delle persone con disabilità nei processi di Aiuto Pubblico allo Sviluppo: in tale senso, le Linee Guida per la disabilità e l’inclusione sociale negli interventi di cooperazione del 2018 rappresentano un’importante passo avanti compiuto dalla nostra agenzia per orientare ed aggiornare il proprio operato in merito a queste tematiche di fondamentale importanza.

AICS Gerusalemme continuerà a supportare iniziative a tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità in Palestina, alla luce dell’importante adesione della Palestina alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UNCRPD).