Incontro tra Ministro della Donna palestinese e Cooperazione Italiana: una partnership antica capace di dare frutti concreti

Ramallah, 4 Novembre 2019 – Il Console Generale d’Italia a Gerusalemme Fabio Sokolowicz e la Direttrice della Sede locale AICS Cristina Natoli hanno incontrato ieri pomeriggio la Neoministra della Donna palestinese Amal Hamad, per un aggiornamento sull’andamento delle iniziative di cooperazione e le principali tematiche legate all’uguaglianza di genere in Palestina.

In particolare, dopo aver ringraziato l’Italia per il suo sostegno pluriennale al Dicastero che presiede, il Ministro ha ribadito l’intenzione di aprire nei prossimi mesi tre nuovi Tawasol Centers a Gaza, luoghi di protezione e sviluppo per donne palestinesi, in aggiunta agli undici già presenti in ciascun Governatorato della Cisgiordania ed attivati nel quadro di progetti italiani, e ha sottolineato quanto il Media Network creato dal Ministero grazie al progetto WELOD III stia dando importanti risultati nella diffusione del gender mainstreaming tra giornalisti e operatori dei media locali.

La Cooperazione Italiana continua a sostenere i processi di emancipazione femminile in Palestina e a supportate le donne vittime di violenza di genere. Dal 25 Novembre al 10 Dicembre, AICS Gerusalemme parteciperà alla campagna di 16 giorni contro la violenza di genere, con 3 workshop per studenti universitari in partnership con UNFPA e con l’organizzazione dell’evento di chiusura della campagna, in partnership con UNESCO e UNWOMEN, previsto all’Università Al-Najah di Nablus.

Una nuova iniziativa per la diffusione del gender mainstreaming risulta al momento in fase di stesura in partnership con il MoWA, come ricordato dal Direttore AICS Cristina Natoli al Ministro, a supporto della strategia del Ministero che si avvale per questo dell’indispensabile coordinamento tanto con una ricca ed attiva rete di organizzazioni della società civile quanto con altri Ministeri palestinesi.

Al via due progetti finanziati dal primo bando Affidato per le organizzazioni della società civile italiane in Palestina: WE WORLD/GVC e COSPE si impegnano a migliorare le condizioni economiche e la partecipazione nella sfera pubblica delle donne in Palestina

Gerusalemme, 15 Gennaio 2020 – Firmati tra Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Gerusalemme e le organizzazioni italiane WeWorld Onlus/Gvc Onlus e COSPE onlus i contratti di affidamento nel quadro dell’iniziativa “#AMAL – Diritti Umani e Uguaglianza di Genere”, per due progetti di sviluppo del valore di circa 1,350,000 euro e una durata complessiva di 36 mesi. Si tratta del primo bando #Affidato per Osc (Organizzazioni della società civile) gestito dalla sede AICS di Gerusalemme.
I due progetti sono “We change. Percorsi partecipati di genere e promozione dell’empowerment economico delle donne in Palestina”, realizzato da WE WORLD/GVC in partnership con Overseas onlus e “Donne e Democrazia – Spazi femministi, pratiche trasformative e partecipazione politica delle donne e donne con disabilità in Palestina”, che sarà gestito da COSPE con il coinvolgimento di EducAid.
Entrambi incentrati sui diritti delle donne e sulla valorizzazione delle loro competenze, “We change” sarà focalizzato sull’empowerment economico attraverso workshop, conferenze, formazioni per imprenditrici, scambio di buone pratiche e analisi/ricerche di mercato sulla produzione artistica come fonte di reddito, mentre “Donne e democrazia” lavorerà con la società civile per promuovere il coinvolgimento politico e la partecipazione femminile in spazi pubblici e istituzionali sui temi dei diritti delle donne, dei valori femministi e per la promozione dell’uguaglianza di genere.
Con un budget complessivo di 4 milioni di euro e il coinvolgimento di Ministero dell’Educazione e Procura Generale Palestinese, AMAL – Diritti Umani e Uguaglianza di Genere intende supportare le istituzioni locali e le organizzazioni della società civile nella realizzazione di interventi che promuovano una cultura rispettosa dell’uguaglianza ed equità di genere e dei diritti umani, attraverso tre obbiettivi specifici: (I) Promuovere l’uguaglianza di genere e favorire l’empowerment economico delle donne e le opportunità lavorative nel mercato del lavoro in Palestina; (II) Promuovere la partecipazione attiva delle donne nella sfera pubblica; (III) Promuovere e contribuire al consolidamento della promozione dell’uguaglianza di genere e dei diritti umani in Palestina.

Uno spettacolo con le luci e la gente riunita in attesa del Santo Natale

Il 4 dicembre scorso si è svolta presso la piazza della Mangiatoia a Betlemme, la cerimonia dell’accensione dell’albero di Natale. Assieme al sindaco, Anton Salman, e alle massime autorità civili e religiose, hanno partecipato alla cerimonia il Console Generale d’Italia a Gerusalemme Giuseppe Fedele Consulate General of Italy in Jerusalem e il Direttore dell’AICS Gerusalemme, Guglielmo Giordano.
L’accensione dell’albero di Natale è uno dei simboli più popolari delle celebrazioni natalizie a Betlemme, fortemente attesa dalla popolazione locale che ha gremito la piazza. Anche quest’anno, l’albero è stato acceso utilizzando al 100% energia rinnovabile prodotta dai pannelli fotovoltaici installati grazie al progetto triennale “NUR – New Urban Resources”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con capofila la Città di TorinoAttività di Cooperazione Internazionale e Pace Città di Torino e 10 altri partner Italiani e palestinesi.
Il progetto NUR ha preso avvio nel febbraio del 2018 e si è concluso nel novembre scorso. Le diverse attività (assistenza tecnica per l’efficienza energetica, formazione professionale, costituzione di startup, iniziative di sensibilizzazione e processi di governance locale, installazione di pannelli solari), hanno consentito il potenziamento dell’efficienza energetica del sistema di illuminazione pubblica nel territorio del Comune di Betlemme

L’Italia per la sicurezza sul lavoro nei cantieri palestinesi

Inaugurato a Ramallah un centro di formazione grazie all’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e al Comune di Gubbio

Ramallah, 12 Marzo 2019 – Obbiettivo raggiunto per Comune di Gubbio e Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che a conclusione del primo anno di attività hanno inaugurato la sede del centro per la formazione e la sicurezza nel settore delle costruzioni a Ramallah. Parliamo del progetto “Poli Integrati per la Formazione e la Qualificazione Professionale e Imprenditoriale nelle Costruzioni in Palestina e Giordania”, finanziato da AICS nel quadro del bando per gli Enti Territoriali 2017 e sostenuto dal Comune di Gubbio e dall’Università dei muratori e Scalpellini, che nella città umbra custodisce da secoli l’antichissima tradizione della lavorazione della pietra.

La formazione dei tecnici, che si dovranno occupare della qualità e della sicurezza nel settore dell‘edilizia, risulta essere l’attività più importante per perseguire l’obiettivo di aumentare anche in Palestina l’attenzione di imprenditori, istituzioni pubbliche e lavoratori al tema della sicurezza nei cantieri. Ogni anno sono diverse migliaia le vittime degli incidenti che si registrano nei cantieri e nel 2018 sono stati oltre cento quelli mortali. Un dato allarmante, frutto della costante crescita del settore delle costruzioni (che partecipa al PIL palestinese per un buon 14%) ma anche dell’inadeguatezza delle misure adottate per proteggere la sicurezza nei cantieri.

Alla cerimonia di apertura sono intervenuti il Sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, il Console Aggiunto Federico Dimonopoli in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, Veronica Bertozzi per la Sede AICS di Gerusalemme e il Ministro palestinese dei lavori pubblici Mufid Al-Hasayneh, che ha già siglato con l’Associazione Costruttori Palestinese un accordo per il riconoscimento del Centro come Ente di formazione secondo gli standard previsti dall’Unione Europea.
A fare gli onori di casa sono stati proprio il Presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori palestinesi Taj AL Dein Jom’a e la presidente del Centro Edile Formazione e Sicurezza di Perugia, Bernardetta Radicchi. L’associazione nazionale dei costruttori palestinesi (PCU) e il centro edile CESF di Perugia sono infatti i partner operativi del progetto, che in particolare affida loro il compito di impostare l’avviamento e la gestione del centro di formazione.

Già avviato, presso la nuova sede, il primo corso destinato ai futuri formatori palestinesi: si tratta di14 imprenditori, giovani ingegneri che hanno gia’ partecipato ad un corso tenutosi nella scuola del CESF lo scorso anno, che per due settimane parteciperanno, insieme ad altri 10 studenti, a lezioni ed esercitazioni coordinate da quattro esperti arrivati a Ramallah proprio dal CESF di Perugia.

Ricostruzione partecipata nel quartiere Al-Nada di Gaza

Significativi avanzamenti nel percorso di ricostruzione partecipata che si sta svolgendo a Gaza grazie al supporto della Cooperazione Italiana. L’accordo con la comunità locale prevede che i progettisti propongano diverse alternative di rivestimenti, finiture ed accessori, prima e dopo la posa in opera, per consentire ai rappresentanti della comunità di valutare le soluzioni migliori in modo partecipato. Questo processo si applica a tutti e tre i lotti dei 75 appartamenti interessati dall’intervento.

Il lavoro di ristrutturazione degli edifici severamente danneggiati procede intanto con particolare attenzione al ripristino delle strutture ed entro il Mese di giugno si prevede prenderà il via la fase di finiture.

Rifugio, protezione e assistenza legale per donne vittime di violenza di genere

Betlemme, 22 Agosto 2019 – La Cooperazione Italiana sostiene sin dalla sua apertura nel 2007 il Mehwar Center di Bet Sahour, vicino Betlemme. Si tratta del primo centro antiviolenza in Palestina e nella Regione, impegnato a fornire rifugio, protezione e assistenza legale a donne sopravvissute a violenza di genere e ad assisterle per un reinserimento positivo nella società.

Durante l’ultima visita di monitoraggio al Centro, abbiamo raccolto alcune interessanti dichiarazioni da una social worker, da cui emerge il ruolo decisivo che questa struttura ha saputo conquistarsi nella lotta alla violenza di genere in Palestina.

Sono orgogliosa di lavorare qui. Al momento ci sono 12 donne e due minori ospitati nel Centro. Sono felice ma devo ammettere che a volte è molto difficile. Mi sento coinvolta dalle storie di queste donne e non riesco a tornare facilmente alla mia vita fuori da qui, una volta finito il turno. Lavorare con loro mi da’ comunque una grande gioia”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci tenevano molto a mostrare i prodotti che hanno realizzato all’interno del laboratorio creativo. Sono tutte d’accordo sull’importanza di acquisire nuove competenze e concentrarsi sulla produzione. Hanno imparato il ricamo e come usare la cucitrice, ora possono realizzare da sole i propri abiti”.

La palestra è aperta ogni settimana per accogliere donne della comunità locale che intendono esercitarsi con un allenatore ed unirsi alle ospiti del Centro”.

Vedete questo murales? È opera di una vittima di violenza di genere, che ha realizzato anche le decorazioni del rifugio e dei nostri uffici. Quando è stata accolta, ci ha raccontato della sua grande passione per la pittura e grazie al programma WELOD 3, finanziato dalla Cooperazione Italiana, ora segue un corso di arte all’Università e si laureerà il prossimo anno”.

Imprese sociali in Palestina: solidarietà e sviluppo economico grazie al coinvolgimento di società civile italiana, mondo accademico e AICS

Betlemme, 28 Gennaio 2020 – La prolungata crisi economica e politica che affligge la Palestina e il suo popolo tra Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est sta drasticamente riducendo le opportunità di lavoro e di investimento per quei segmenti della società maggiormente vulnerabili, come giovani o donne. I principi e i meccanismi propri dell’impresa sociale possono rivelarsi in questo contesto di fragilità particolarmente utili, agganciando la necessità di riattivare il mercato con un senso di solidarietà utile a cementificare le varie componenti della società.

AICS Gerusalemme ha intrapreso su questo terreno un percorso variegato, sostenendo iniziative promosse da OSC italiane nel settore specifico dell’impresa sociale, orientando il proprio programma in gestione diretta (il nuovo progetto “BE THE IMPACT” intende contribuire alla diffusione dell’economia cooperativa in stretta partnership con ILO e la neonata Cooperative Work Agency palestinese) e facilitando il dialogo tra le varie organizzazioni italiane che tentano di stimolare l’impresa sociale in Palestina.

Tra queste figurano VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e Vento di Terra, che hanno condiviso le loro esperienze di cooperazione all’evento di apertura dello Yunus Social Business Year 2020, svoltosi oggi presso l’Università di Betlemme. Le due OSC hanno presentato rispettivamente i progetti “Start your Business! Creazione di start-up, sviluppo di competenze tecniche e promozione socioeconomica di giovani e donne vulnerabili in Palestina” e “Peace Steps: esperienze di economia sociale e solidale per la crescita sostenibile in Palestina”, quest’ultimo protagonista anche di altre due conferenze realizzate a Ramallah e Gaza, con il coinvolgimento di partner locali e dell’Università di Pavia, allo scopo di discutere risultati e raccomandazioni emersi da una specifica ricerca scientifica.

Con il progetto “Peace Steps”, Vento di Terra intende promuovere pratiche di economia sociale con particolare attenzione all’area C, alla città di Hebron e alla Striscia di Gaza, caratterizzate da alta disoccupazione e bisogni sociali emergenti. L’obbiettivo è rafforzare le capacità manageriali e tecniche, la qualità dei prodotti e dei servizi, i canali commerciali e la mission sociale di piccole organizzazioni e imprese attive nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura, dei servizi turistici e sociali, coinvolgendo in particolare donne e giovani. La ricerca scientifica svolta nell’ambito del progetto dall’Università di Pavia con il supporto di Palestinian Fund for Employment and Social Protection intende stabilire definizioni, linee guida e raccomandazioni per lo sviluppo del sistema di impresa sociale in Palestina e per ampliare e rafforzare le pratiche dell’economia sociale. È emersa cosi l’esistenza di una realtà formale e diffusa in tutti i Governatorati palestinesi, sebbene molto sia ancora da fare per il consolidamento e l’appropriazione dei principi dell’impresa sociale da parte dei policy-makers palestinesi.

Start your Business” mira a sviluppare un ambiente favorevole alla nascita di nuove start-up e alla crescita di imprese economicamente competitive e sociali attraverso il rafforzamento dei processi di incubazione e accelerazione d’impresa, la formazione di personale competente e specializzato, includendo giovani e donne vulnerabili, e diverse azioni di sensibilizzazione nei confronti della comunità e delle autorità locali. L’intervento permetterà di promuovere il Social Business e l’imprenditoria femminile, il rafforzamento del sistema educativo tecnico-industriale nell’area di Betlemme e l’incubazione di 80 start-up, di cui 20 Social Business.

Siglato il contratto tra AICS Gerusalemme e il Centre for Cultural Heritage Preservation per la gestione e conservazione della Chiesa della Natività

Betlemme, 23 Febbraio 2022. L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo AICS finanzia, una serie di attività a conclusione dell’iniziativa per il restauro della Chiesa della Natività attraverso un contratto tra AICS Gerusalemme e il Centre for Cultural Heritage Preservation (CCHP).

Il contratto siglato oggi è volto a elaborare un piano integrato di conservazione e gestione del sito della Chiesa della Natività e prevede un programma di formazione del personale addetto, concorrendo allo sforzo portato avanti dal Ministero delle Antichità e del Turismo palestinese e dalla comunità internazionale per rimuovere l’importante monumento dalla lista dei beni patrimonio dell’umanità considerati a rischio. Le nuove attività dovranno:

-Identificare politiche, strategie e azioni per sviluppare una politica di gestione del turismo sostenibile nonché gli strumenti che saranno necessari per promuoverne i valori culturali, storici e paesaggistici, patrimonio dell’umanità;

-valutare l’attuale situazione turistica e il suo potenziale impatto sulla proprietà e sui suoi valori, tenendo conto delle sfide emerse nel contesto del COVID-19.

Viva soddisfazione per il Direttore di AICS Gerusalemme, Guglielmo Giordano che ha sottolineato: «Queste nuove attività sono state finanziate dall’Aics al fine di assicurare la sostenibilità nel tempo degli importanti finanziamenti precedenti che hanno reso fruibili parti importanti del già ricco patrimonio della Basilica».

«Vorrei ringraziare AICS e l’Italia per il continuo sostegno alla Chiesa della Natività –  ha affermato Ziad Al Bandak, presidente del Comitato Presidenziale per il restauro della Basilica della Natività – Nel 2018 grazie ad un finanziamento di AICS di 1,050,000 EURO, sono stati effettuati interventi sulle colonne in pietra di epoca giustinianea e sul mosaico a pavimento del IV secolo. Oggi, la firma di questo contratto servirà per la gestione dei rischi che potrebbero danneggiare la chiesa nonché per la protezione della chiesa e la formazione professionale di lavoratori locali nel settore del restauro e della conservazione del patrimonio culturale».