La Cooperazione italiana per la Basilica della Natività

Ramallah, 3 Maggio 2018 – Firmato l’accordo tecnico tra Governo Italiano e Ministero della Finanza e della Pianificazione Palestinese per la realizzazione di un intervento di restauro alla Basilica della Natività di Betlemme. Grazie ad un budget di 1,050,000 EURO verranno effettuati interventi sulle colonne in pietra di epoca giustinianea e sul mosaico a pavimento del IV secolo, verrà sviluppato un Piano di gestione e Conservazione del Sito Patrimonio dell’Umanità, verranno formati lavoratori locali nel mestiere del restauro e della conservazione del patrimonio culturale.

A gestire le attività sarà il Comitato Presidenziale per il restauro della Basilica della Natività, conclusione dell’iniziativa prevista ad Aprile 2019.

AICS Gerusalemme per l’educazione pre-scolare in Cisgiordania

28 Aprile 2018 – Due seminari finali si sono svolti a Betlemme e Ramallah lo scorso 26 e 28 Aprile, nel quadro del progetto promosso “AEPIC – ALLEANZA PER UN’EDUCAZIONE INCLUSIVA E DI QUALITÀ DELLA PRIMA INFANZIA IN CISGIORDANIA”, finanziato da AICS Gerusalemme e realizzato dalla ONG Reggio Terzo Mondo – RTM, in collaborazione con 7 scuole dell’infanzia del Governatorato di Betlemme e con il Ministero dell’Educazione Palestinese.

Il progetto ha iniziato le attività nel 2015, con il proposito ambizioso di migliorare la qualità dei servizi educativi prescolari in Cisgiordania.

Il primo risultato ha riguardato il rafforzamento delle capacità di gestione del personale e le competenze professionali al Ministero Palestinese dell’Educazione e tra lo staff dei partner pubblici e privati; accanto a questo, il progetto ha lavorato sulla partecipazione dei genitori alle attività scolastiche e sulla riabilitazione degli ambienti di 25 classi in scuole situate in aree remote della Cisgiordania.

AEPIC si è poi impegnato a stimolare una collaborazione pubblico-privato nel settore dell’educazione prescolare. Attraverso l’attivazione di scambi pedagogici, Comitati di gestione del progetto, Forum e visite di studio, le scuole partner a il Governatorato di Betlemme hanno giocato un ruolo cruciale nell’instaurare la partnership e promuovere un dialogo tra realtà pubbliche e private.

Inoltre, AEPIC ha sostenuto la creazione di un sistema educativo palestinese che metta il bambino al centro delle attività, concentrandosi sulla qualità dell’apprendimento e sullo sviluppo delle capacita professionali del corpo docente. Grazie ad AEPIC, le scuole palestinesi hanno potuto conoscere ed essere ispirate dal Reggio Emilia Approach, una metodologia educativa flessibile, capace di valorizzare gli impegni anche a livello locale.

Nuovo contributo italiano per i diritti riproduttivi dei giovani palestinesi

Martedì, 25 Settembre 2018 – Stamani, nella Sede AICS di Gerusalemme, il Console Generale d’Italia Fabio Sokolowicz ha sottoscritto con il Rappresentante UNFPA in Palestina Anders Thomsen e la titolare della Sede AICS Cristina Natoli un accordo tecnico per 500,000 euro destinato a rinnovare la partnership con UNFPA per i diritti riproduttivi dei giovani palestinesi.

Questa seconda fase del progetto punta al miglioramento dei servizi sanitari sessuali e riproduttivi per donne e ragazze palestinesi, in particolare nelle aree più vulnerabili, attraverso azioni inedite di advocacy in partenariato con Università, Capi comunità e organizzazioni della società civile. Il progetto persegue nello specifico questi obbiettivi:

  1. Le capacità di sviluppare e mettere in pratica politiche e meccanismi decisionali per dare accesso a informazioni e servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva dei giovani palestinesi sono rafforzate;
  2. Specifici servizi sanitari per giovani sono sviluppati, diffusi e istituzionalizzati;
  3. La partecipazione giovanile a interventi di cura e informazione circa la salute riproduttiva è accresciuta.

Il Console Generale d’Italia Fabio Sokolowicz ha sottolineato durante la cerimonia l’importanza del supporto italiano in Palestina, in particolare per la salute e i diritti di genere. Con questo contributo, l’Italia continua il proprio impegno nei confronti della società palestinese, per sconfiggere pregiudizi e stigma sociali, in particolare legati alla sfera sessuale e riproduttiva.

Cristina Natoli, Titolare della Sede AICS di Gerusalemme, ha ricordato che quest’intervento consolida il successo di azioni precedenti insieme a UNFPA, che hanno consentito il coinvolgimento di Università, Ministeri, Organizzazioni della Società Civile e intere communita’ circa le tematiche dei diritti e della salute sessuale e riproduttivi.

Siamo grati al Governo Italiano per il loro costante supporto in Palestina e in particolare ai segmenti di donne e ragazze maggiormente vulnerabili” ha dichiarato Anders Thomsen, Rappresentante UNFPA in Palestina. È importante investire nella salute e nei dirti dei giovani, per proteggerli dai rischi legati alla scarsa informazione e contribuire al raggiungimento degli obbiettivi di sviluppo sostenibile” ha poi concluso.

AICS Gerusalemme per l’inclusione sociale e i diritti dei portatori di disabilità in Palestina

Betania, 15 Aprile 2018 – L’ONG italiana AISPO (Associazione Italiana pe la Solidarietà tra i Popoli) lavora da anni nei Territori Palestinesi per migliorare le condizioni di vita del popolo palestinese, in particolare nel settore della salute e dell’inclusione sociale. Molti degli interventi di AISPO sono stati possibili grazie a fondi italiani, come nel caso del progetto promosso “Promoting the rights of students with disabilities in Education”, che si sta concludendo in queste settimane, un’iniziativa resa possibile dalla solida partnership con Qader, Organizzazione locale per lo Sviluppo Sociale, e con il Ministero dell’Istruzione Palestinese.

Lo scorso 15 Aprile una cerimonia di premiazione ha visto coinvolte alcune scuole protagoniste del progetto e i principali stakeholders. AICS Gerusalemme ha partecipato all’evento e ringraziato i tanti che a vario titolo hanno contribuito al raggiungimento dei risultati. Accanto ad attività di educazione inclusiva per beneficiari con disabilità grave, l’iniziativa di AISPO ha realizzato specifiche e diversificate campagne di awareness per diffondere i principi dell’inclusione in scuole e comunità palestinesi, dove troppo spesso la presenza di un elemento con disabilità produce vergogna nei familiari e impedisce una vita normale.

Il principale risultato conseguito dall’iniziativa riguarda il Programma MOVE, che è stato istituzionalizzato in Palestina e diffuso in tutte le scuole che hanno partecipato al progetto. Si tratta di un approccio innovativo che AISPO e QADER utilizzano da anni per l’inclusione sociale dei diversamente abili, che prevede l’integrazione di attività ludiche e ricreative ai cicli di terapie e fisioterapie a cui i giovani beneficiari del progetto vengono sottoposti, con il mirabile risultato di rafforzare la partecipazione comunitaria e lavorare con determinazione all’abbattimento delle barriere sociali che i diversamente abili affrontano quotidianamente in Palestina.

AICS Gerusalemme alla Conferenza Nazionale della Procura Palestinese

Betlemme, 23 Marzo 2018 – Arrivata alla sua ottava edizione, la Conferenza Nazionale della Procura Palestinese rappresenta ormai un’occasione di confronto e sessioni tematiche utile a testare lo stato di salute della giustizia palestinese e mettere insieme i vari attori operanti sul campo.

La tre giorni di Betlemme ha visto un importante coinvolgimento italiano. Attraverso il Programma “KARAMA – Verso un Sistema Rispettoso dei Diritti Umani e della Dignità della Persona”, finanziato da AICS Gerusalemme in partnership con la Procura Palestinese, si è supportata l’organizzazione della Conferenza e sono stati presentati risultati ed attività della componente minorile del Programma, all’interno della Final Juvenile Conference prevista per sabato 24.

Questa collaborazione tra AICS Gerusalemme e Procura Palestinese ha lo scopo di rafforzare il contesto legislativo in difesa dei giovani e migliorare l’efficienza operativa del personale della Procura. Training e meeting finanziati da AICS ed organizzati dalla Procura hanno permesso, nei mesi di durata del Programma (tuttora in corso), di raggiungere oltre 250 specialisti provenienti da diversi attori della Giustizia Minorile, con l’obbiettivo di colmare il gap esistente tra l’applicazione della Legge n.4/2016 in difesa del bambino e la garanzia effettiva dei diritti dell’infanzia. Sempre nel quadro del programma KARAMA, AICS ha affiancato la Procura nell’elaborazione di uno studio per un nuovo quadro normativo di riferimento e un libricino rivolto a famiglie di minori coinvolti in processi minorili.

Il Rappresentante AICS Cristina Natoli ha preso la parola durante la sessione di saluti introduttiva, che ha visto succedersi tra gli altri il Ministro della Giustizia Palestinese Ali Abu Diak, il Console Generale d’Italia Fabio Sokolowicz e il Primo Ministro Palestinese Rami Alhamdallah. Natoli ha sottolineato l’importanza che i diritti umani rivestono in tutti gli interventi di cooperazione realizzati da AICS Gerusalemme e quanto si stia facendo per supportare la Procura sul delicato terreno del processo minorile, anche attraverso la condivisione di best practices del sistema italiano e la partecipazione di esperti venuti appositamente dall’Italia per partecipare alla Conferenza.

Nel suo intervento il procuratore generale Ahmad Barrak ha confermato il significativo impatto del progetto Karama sul miglioramento del sistema di giustizia palestinese a tutela del minore e le competenze dei 35 Pubblici Ministeri specializzati del Dipartimento Minorile della procura.

Tre giudici italiani hanno infatti contribuito alle sessioni della tre giorni, intervenendo su temi diversi secondo le loro specifiche competenze. Si tratta di Laura Laera, che ha discusso gli strumenti fondamentali per il re-inserimento dei giovani detenuti in Italia, come l’istituto Giuridico della Messa alla Prova; Concetta Potito, impegnata nel settore della custodia parentale e del processo di mediazione tra le parti in causa; Ignazio Patrone, che durante la prima giornata di lavori è intervenuto sul ruolo delle Procure nel processo di giustizia.

Nel suo intervento il procuratore generale Ahmad Barrak ha confermato il significativo impatto del progetto Karama sul miglioramento del sistema di giustizia palestinese a tutela del minore e le competenze dei 35 Pubblici Ministeri specializzati del Dipartimento Minorile della procura.

Il Governo Italiano supporta UNRWA a Gaza e Cisgiordania con due progetti per 2 milioni di EURO

Gerusalemme, Marzo 2018 – Lo scorso 20 Marzo si è svolta la cerimonia di firma di due diversi accordi di progetto finanziati dal Governo Italiano in favore dell’Agenzia UN Responsabile per i profughi palestinesi UNRWA. Il contributo italiano servirà a creare opportunità di lavoro e training professionali, oltre a garantire interventi per la parità di genere nelle scuole UNRWA in Cisgiordania.

La prima iniziativa, per un ammontare di 1,35 milioni di euro, ha lo scopo di generare opportunità di lavoro a breve termine e fornire corsi di formazione attraverso due diversi Centri di formazione professionale UNRWA a Gaza, nel corso del 2018. Il contributo intende anche rafforzare il programma di Formazione Lavoro a Gaza con l’obbiettivo di generare occupazione sul breve periodo per le fasce di rifugiati maggiormente vulnerabili.

Il secondo contributo italiano, pari a 650,000 euro, interviene a sostegno di un progetto pilota per la promozione della parità di genere nelle scuole UNRWA della Cisgiordania. Il rispetto dei diritti delle donne e delle ragazze è strettamente correlato al mandato di UNRWA in favore dei rifugiati palestinesi, in considerazione dei rischi che la componente femminile della società vive nella realtà palestinese.

L’Italia vanta una lunga e duratura storia di supporto a UNRWA nella regione, per un impegno totale pari a 91,762,678 EURO dal 2007. Nel 2017, il Governo Italiano ha supportato UNRWA con oltre 12 milioni di EURO e prevede di contribuire analogamente anche nel 2018.

La firma degli accordi di progetto è stata siglata dal Console Generale d’Italia a Gerusalemme Fabio Sokolowicz e dal Rappresentante UNRWA Ms. Francoise Vanni, alla presenza del Rappresentante AICS Gerusalemme Cristina Natoli.

Scuole di resilienza a Gerico

6 Marzo 2018 – Martedì Scorso, nel Quadro del Progetto Emergenza “Schools of resilience; support to the protection mechanisms for the children in the Jordan Valley (Area C)”, si e svolto un evento di visibilità al Palazzo del Governatorato di Gerico, con lo scopo di valorizzare i risultati raggiunti dall’iniziativa finanziata dall’AICS Gerusalemme.

Cristina Natoli, Responsabile della Sede AICS di Gerusalemme, ha partecipato all’incontro e condiviso soddisfazione per il progetto di AVSI, i cui risultati sono stati dimostrati dal trasporto con cui diversi partner di progetto hanno peso la parola e raccontato quanto l’iniziativa ha avuto impatto su loro e il proprio lavoro.

Il progetto si prefigge lo scopo generale di migliorare i meccanismi di protezione per la prevenzione della violenza di genere in Palestina.

 

Presentazione dello studio sui diritti dei minori nel processo minorile in Palestina

Ramallah, 7 Febbraio 2019 – I diritti del minore nel processo giovanile sono al centro dell’intervento della Cooperazione Italiana nei Territori Palestinesi, attraverso progetti di sviluppo realizzati con la Procura Generale Palestinese e in partnership con i Ministeri di Educazione, Sviluppo Sociale e Governo Locale. Uno studio analitico e comparativo è stato elaborato nel quadro del progetto AICS Karama e presentato da un parterre di partner e tecnici del settore stamani a Ramallah, tra cui si segnalano i Ministri Palestinesi e gli esperti italiani del Dipartimento Minorile e di Comunità del Ministero di Giustizia Vincenzo Starita e Donatella Caponetti, già coinvolti dal progetto per analizzare il contesto giuridico-sociale e l’eventuale introduzione dell’istituto della “messa alla prova” in Palestina.

Il supporto italiano al settore della giustizia minorile palestinese si è tradotto all’interno di Karama in attività di assistenza tecnica per i funzionari del settore, per assicurare una piena ed effettiva tutela dei diritti dei minori in conflitto con la Legge ed in particolari formazioni ad hoc per accrescere le competenze dei pubblici ministeri specializzati. Dall’adozione nel 2014 della Convenzione sui Diritti del bambino, che celebra nel 2019 i suoi trent’anni, in Palestina grossi passi sono stati fatti nel solco di una effettiva promozione dei diritti umani per il minore, anche grazie all’azione italiana.

La titolare della Sede AICS di Gerusalemme Cristina Natoli ha evidenziato nel suo intervento quanto le attività realizzate da Karama siano state decisive nella stesura dello studio, “capace di affrontare le incongruenze tra normative e relative applicazioni, con lo scopo ultimo di migliorare la gestione del processo minorile e suggerire integrazioni alla Legge n. 4 del 2016, che ne regolamenta le procedure nei Territori Palestinesi”.

Hanno partecipato alla conferenza i Rappresentanti delle Agenzie di Cooperazione dei paesi partner e delle Agenzie UN, i funzionari dei ministeri palestinesi coinvolti nel settore della giustizia minorile e le organizzazioni della Società Civile italiane, internazionali e palestinesi. Un vivace dibattito ha animato la seconda parte della presentazione, dimostrando l’importanza e la necessità della cooperazione tra i vari attori che operano nel Sistema della Giustizia Minorile in Palestina.

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Un Master per i futuri operatori della Cooperazione allo Sviluppo in Palestina e non solo

Betlemme, 7 Settembre 2018 – Questa mattina, nella Furno Hall dell’Università di Betlemme, si è svolta l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2018-2019 del Master in International Cooperation and Development MICAD, unico corso di specializzazione post-universitario in Palestina per la formazione professionale nel settore della Cooperazione allo Sviluppo.

Introdotti dal Preside della School of Business Administration e Direttore del Master Fadi Kattan, la cerimonia ha visto succedersi gli interventi e gli auguri per un proficuo corso di studi del Vicerettore della Bethlehem University Rev. Br. Peter Bray, del Vicepresidente delle Relazioni Accademiche Dr. Irene Hazou, del Console Generale d’Italia Fabio Sokolowicz e della Direttrice della sede AICS di Gerusalemme Cristina Natoli.

I progetti della cooperazione Italiana e il suo operato, protagonisti della cerimonia, sono stati illustrati con una presentazione apposita e un video di 28 minuti dalla Direttrice AICS Cristina Natoli, che ha potuto spiegare tanto la struttura dell’aiuto italiano in Palestina quanto i principali settori di intervento, i partner, le finalità e infine l’impegno per il territorio e la comunità di Betlemme.

Il Master MICAD dura 24 mesi ed è pensato per completare un percorso di studi in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro o integrare la propria preparazione professionale. Vanta all’attivo diversi partner tra cui molti italiani, come l’Universita’ di Pavia (che guida un gruppo di sei partner istituzionali), l’OSC VIS e la CEI.

 

 

10 anni del centro anti violenza Mehwar

Beit Sahour, 26 Marzo 2018 –  Il Centro anti-violenza Mehwar, insieme al Ministero dello Sviluppo Sociale e alla presenza dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo AICS, hanno celebrato i 10 anni dalla sua istituzione. Fin dall´inizio, il Centro Mehwar è stato riconosciuto come la prima struttura dedicata specificamente alla protezione delle donne vittime di violenza nei Territori Palestinesi.

La Rappresentante di AICS Gerusalemme Cristina Natoli ha evidenziato il ruolo di AICS nell’istituzione del Centro nel 2001. È stata infatti una maternità condivisa con il Ministero dello Sviluppo Sociale, finalizzata alla protezione e all’empowerment delle donne e delle famiglie. L´esperienza del Centro Mehwar è divenuta un´eccellenza nazionale e un esempio ispiratore a livello regionale. Ha inoltre contribuito all’adozione di quadri normativi che assicurino il rispetto del diritto delle donne vittime di violenza a vivere in un ambiente sicuro e con dignità, in cui non c’è spazio per l’impunità dei colpevoli.