L’Italia è Lead Donor nel settore Salute in Palestina ricoprendo anche la copresidenza, insieme al Ministero della Salute Palestinese (MoH), dell’Health Sector Working Group (HSWG), un gruppo di lavoro che riunisce i principali donatori e portatori di interesse del settore sanitario per coordinare gli interventi dei vari attori internazionali, analizzare le necessità del MoH e sviluppare soluzioni comuni per affrontare le sfide sanitarie.
Dopo un rilevante impegno nell’ambito infrastrutturale, oggi le attività delle Cooperazione Italiana in Palestina si concentrano su tre aree strategiche: la formazione del personale sanitario, la fornitura di attrezzature mediche e il supporto psicosociale.
Grazie alla collaborazione con istituzioni italiane di eccellenza, come l’Azienda Sanitaria Universitaria Isontina per la salute mentale, il Centro Salute Globale (CSG) per la formazione specialistica degli operatori sanitari, e l’Istituto Superiore di Sanità per le malattie ematologiche rare, l’Italia contribuisce in modo decisivo al rafforzamento delle competenze del sistema sanitario palestinese, migliorando l’accesso alle cure e garantendo un’alta qualità dei trattamenti per la popolazione.
Nel corso del 2024 sono stati erogati ulteriori finanziamenti in questo settore a beneficio delle controparti palestinesi a delle principali organizzazioni internazionali attive in questo ambito. Uno dei progetti maggiormente significativi è il progetto HAEMO-PAL, che mira al potenziamento dei centri clinici per la diagnosi e cura delle malattie emorragiche congenite e delle emoglobinopatie in Palestina. Un altro progetto, implementato dall’OMS, si concentra sulla riduzione del carico prevenibile ed evitabile di morbilità e mortalità attraverso il rafforzamento del sistema di emergenza-urgenza.